Le prime luci dell'alba rischiarano il viso di chi è già sceso nel campo, a
cercare il suo pane.
Stinge nel pugno quella terra ancor bagnata dal sudore,
di chi gliel'ha data e che per sempre riposa.
I primi raggi di sole rischiarano, la fronte bagnata dell'uomo dei campi,
che non conosce riposo.
Tra spighe dorate e uccelli che cantano, tra fieno
maturo, lui passa la vita, come fuori dal mondo, come fuori dal tempo.
Le prime ombre della notte, scendono lente, è la magia della sera che scende
sul mondo ed ogni cosa si nasconde.
Sulla strada per casa, cammina in silenzio,
il passo è lento, e le membra son stanche, ma con la gioia nel cuore con la gioa
nell'anima.
Sotto un cielo, di stelle ascolta in silenzio, la natura che dorme coperta dal vento,
che l'accarezza leggero.
Nel sogno già vede distese eterne, frutti maturi sotto
un cielo sereno, senza una nube, nube di tempesta.